Istituto di Candiolo - IRCCS - Candiolo, Città Metropolitana di Torino

Cristina P.

Sono stata operata 2 anni fa al seno. Su richiesta del mio senologo dovrei fare la visita ginecologica,ogni anno la solita battaglia,solo a pagamento. Oggi mi sono recata per prenotare visita di controllo senologica e visita ginecologica. La segretaria a dir poco scortese mi ha liquidata dicendomi che la visita senologica non era prenotabile di cambiare l'impegnativa con visita oncologica e la visita ginecologica solo a pagamento. Dovrebbero essere più garbate,se siamo in questa struttura è perché abbiamo avuto o abbiamo qualcosa di serio.

Visione B.

Suggerisco a tutti di andare a leggere le recensioni lasciate da chi ha lavorato qui per farsi un'idea reale della situazione. Sono sotto organico in modo cronico. Sfruttano medici giovani a cui non rinnovano il contratto e che subiscono turni vessatori per fare curriculum. Non c'è alcuna professionalità in termini di gestione psicologica del paziente. Non c'è pronto soccorso. I tempi degli esami sono lunghissimi e in caso di tumore questo può essere mortale. Andate altrove, anche se da fuori sembra bello.

Renato M.

Dopo un intervento chirurgico al seno per un calcinoma mi viene comunicato che gli esami istologico sui linfonodi prelevati ,richiederanno un tempo di 1 mese.
Informandomi da persone operate in Italia e all'estero ho saputo che il tempo in quei luoghi è decisamente inferiore ,valutabile in pochi giorni.
Mi chiedo se è vero che i tempi determinano una guarigione più certa,perché non si provvede a ridurre queli per l'esame istologico?
Visto che è possibile in molte realtà del mondo occidentale,e per quanto riguarda l'istituto Candiolo, ricordo che si vanta dell'alta specializzazione favorita dai lasciti e contributi dei cittadini.
Rimediare per comprimere i tempi di diagnosi è sicuramente un miglior servizio alla società e ai cittadini toccati da questi problemi.
Roggia Giuseppina

Michelle H. V.

La nostra esperienza con la Dott.ssa Mosca è stata purtroppo estremamente negativa. Mia madre ha affrontato una malattia devastante, sia fisicamente che psicologicamente, e il ruolo di un medico in questi momenti non dovrebbe limitarsi alla sola gestione clinica, ma anche alla capacità di accompagnare il paziente e la sua famiglia con umanità, empatia e chiarezza.

Purtroppo, la Dott.ssa Mosca si è dimostrata fredda, distante e approssimativa nelle informazioni, rendendo ancora più difficile un percorso già di per sé doloroso. In una patologia come il cancro metastatico, sapere cosa aspettarsi e sentirsi ascoltati non è un lusso, ma una necessità. Il modo in cui una persona malata viene trattata può fare la differenza tra affrontare la malattia con dignità o sentirsi soli e abbandonati.

Sicuramente la Dott.ssa Mosca sarà una professionista competente nella sua materia, ma questo non basta per essere un buon medico. Un medico non è solo conoscenza e tecnica: il suo lavoro implica necessariamente un approccio umano, perché, piccolo dettaglio, la medicina riguarda le persone. Se il distacco emotivo è una scelta, allora forse sarebbe più adatto un altro tipo di professione. Essere malati è già di per sé difficile, ma incontrare medici come la Dott.ssa Mosca lo rende ancora peggiore.

simona P. ?.

Un esperienza negativa così non mi era mai successo.Visita in libera professione alle 17,30 passati alle ore 20 e più.... Richiesto il pagamento prima della visita ,per poi non trovare più nessuno in accettazione. Ci avevano detto che c'è un "piccolo" ritardo ,in effetti la dottoressa Mosca è arrivata alle 17,50,ma c'erano pazienti sia in libera professione che non ad aspettare.Una decina di minuti per scrivere è copiare gli analisi è referti(già raggruppati da un altro medico) umanità scarsa a dir poco.
Deludenti. Mi spiace,.... purtroppo empatia 0.

Giulia C.

Pessima esperienza con il call center, che avevo chiamato per prenotare un piccolo intervento. Sono rimasta allibita da quanto sgradevole e maleducata fosse l’operatrice, tanto più che quando si chiama un centro oncologico si ha ancor più bisogno di rispetto, tatto e comprensione. Consiglio caldamente di rivedere le policy del personale che si interfaccia con il pubblico.

Emauele P.

Non è possibile che un paziente con appuntamento alle 07.30 per un intervento di routine viene operato alle 18.00 solo dopo 10.30h motivo non per urgenze. L'indomani per le dimissioni nel tardi mattinata alle 17.30 sto ancora aspettando, complicazioni non ci sono
Chissà quando si andrà a casa. Vi aggiornerò

Stefania G.

Ho assistito alla visita del mio compagno, in regime di libera professione, con la dottoressa Alessandra Mosca. Scarsa professionalità, atteggiamento scostante e liquidatorio. Ci ha chiesto se eravamo lì per un secondo parere, forse perché il mio compagno è seguito in un'altra struttura. Abbiamo risposto che in realtà era la prima volta che parlavamo con un oncologo/a, ed eravamo lì per quello. Nonostante ciò le risposte alle nostre domande sono state vaghe ed evasive. Ha affermato che gli oncologi non si occupano di tumori localizzati ma solo di quelli in fase metastatica, e che dobbiamo "fidarci" dei medici che abbiamo già visto. Io mi chiedo: ma perché i medici sono tanto preoccupati della mancanza di fiducia nei confronti della loro categoria, se poi sono spesso loro stessi ad avere pregiudizi nei confronti dei pazienti? Ma che cosa abbiamo fatto di male per essere trattati in questo modo?