Chiesa di San Pietro in Montorio - Roma, Città metropolitana di Roma Capitale

Francesco R.

Situata sulla collina del Gianicolo, la Chiesa di San Pietro in Montorio affonda le sue radici nel IX secolo. La tradizione vuole che in questo luogo sia stato crocifisso San Pietro e, proprio per questo motivo, nel XV secolo venne eretta la chiesa che ammiriamo oggi.
L'edificio, con la sua elegante facciata rinascimentale e il rosone gotico, è un capolavoro architettonico. Ma è all'interno che si cela il vero tesoro: il Tempietto del Bramante. Questo piccolo tempio circolare, progettato dal grande architetto rinascimentale, è considerato uno dei massimi esempi di architettura classica del periodo. Merita assolutamente di essere visitata!

Carlo C.

Se passate dal Gianicolo fermatevi per visitare questa chiesa e l'attiguo chiostro del Bramante. L'esterno della chiesa non rende la bellezza dei suoi interni , tranne il panorama di Roma

Ilaria O.

Sul colle del Gianicolo, a pochi metri dalla celebre fontana dell'acqua Paola, si trova il complesso (chiesta + monastero) di San Pietro in Montorio, oggi proprietà dell'ambasciata spagnola (Il luogo dove venne martirizzato l'apostolo Pietro). La vista è mozzafiato, da quassù si vede tutta Roma. La chiesa, di piccole dimensioni e ad ingresso gratuito, contiene dei capolavori, come una cappella (la 2 a sx) progettata da Bernini, affreschi di Vasari, monumenti funebri di Ammannati (ultima cappella a destra) e un olio su muro di Sebastiano del Piombo (prima cappella a dx), realizzato su idea di Michelangelo, con la flagellazione di Cristo e la Trasfigurazione (nella lunetta). La chiesa risulta buia, ma se suonate in sacrestia (a dx dell'altare) e donate una piccola cifra, vi verranno accese tutte le luci. La penultima cappella a sx, contiene le spoglie di due Conti Irlandesi del XVII secolo, fuggiti dall'Irlanda e morti a Roma dopo vicende rocambolesche che portarono a litigare Irlanda, Spagna, Francia e Italia (leggere su Wiki "la fuga dei Conti"). Infine, sotto l'altare maggiore, fino alla dispersione, erano conservate le ossa di Beatrice Cenci. Uscendo dalla chiesa e entrando all'ambasciata, sempre gratuitamente, si può vedere il Tempietto circolare di Bramante, costituito sul punto in cui la leggenda vuole sia stato ucciso San Pietro.

davide V.

A Roma le chiese sono centinaia e centinaia, quelle bellissime pure sono tantissime, ma questa è stata una sorpresa… Piccola con un bel piazzale panoramico sulla città di Roma a poca distanza della fontana dell’acqua Paola e dall’Accademia di Spagna. L’interno è riccamente decorato da artisti rinascimentali di tutto rispetto. A fianco il tempietto di Bramante, bellissimo esempio di architettura rinascimentale

riccardo M.

Vasari, Bernini Antoniazzo Romano begli affreschi e statue... Peccato ci sia poca ospitalità. A fine messa spengono le luci e senza molte parole ti fanno uscire... Peccato

Michele S.

Se sul piazzale la vista può spaziare ed abbracciare con un solo sguardo l'intera città, entrando nella chiesa si fa fatica a contenere gli sguardi, poiché talmente numerosi sono i capolavori presenti, che gli occhi hanno bisogno, tra il passaggio da una cappella ad un'altra, di qualche momento di riposo.
Si resta immediatamente colpiti dallo stile pittorico di prorompente forza del veneziano Sebastiano Luciani detto Del Piombo, ammirando la flagellazione eseguita con la tecnica dell'olio sul muro.
Le altre cappelle sono costellate di altrettanti capolavori realizzati da artisti, che si sono cimentati con il pennello, con animo religioso e volontà caparbia, per assecondare i desideri dei rispettivi committenti.
Gli affreschi del Vasari uniti agli affreschi del Pomarancio conferiscono pregio ulteriore a questa splendida chiesa.
Si resta estasiati poi ad ammirare la cappella Raymondi, forse disegnata dal Bernini, che contiene il meraviglioso bassorilievo dell'estasi di San Francesco.
Daniele da Volterrra ha realizzato la splendida cappella Ricci, al cui centro vi è la pregevolissima pala del Mazzoni, il battesimo del Cristo.
Sant'Anna con la Madonna e il bambino ovvero Sant'Anna Metterza è un'opera di Antoniazzo Romano di una soavità e delicatezza sconcertanti che ti lascia?senza fiato per la sua bellezza.
Si esce confortati dalla ricchezza delle opere d'arte ammirate, con il desiderio di tornarci quanto prima ad ammirare nuovamente.

Isabel F.

Splendida Chiesa del '500 con un patrimonio artistico interno meraviglioso! Situata nei pressi del Fontanone del Gianicolo, si affaccia sulla veduta di Roma e sul quartiere Trastevere.

Si affaccia su un ampio cortile riservato e accessibile solo da vetture autorizzate.

Parcheggio a pagamento in strada.

Scelta da tante coppie per celebrare il proprio matrimonio, è una Chiesa raccolta, non dispersiva e adatta ad una capienza di 80/100 invitati, anche qualcuno di più se si sfruttano gli spazi delle navate laterali.

Dotata di passatoia, teli in velluto per i banchi di ospiti, testimoni e sposi con possibilità di cambio colore (blu, rosso, beige e altri) a seconda del moodboard scelto per la cerimonia.

Sicuramente da visitare se ci si trova nei pressi.

Domenico C.

La chiesa, opera di ricostruzione dell'architetto Baccio Pontelli, ha una facciata ad un timpano a due ordini, comunque piuttosto sobria e con una caratteristica piuttosto rara a Roma: un rosone attribuito alla scuola del Bregno. È ad una sola navata ed al pari delle cappelle che la fiancheggiano è tipica del Rinascimento. Molte le opere d'arte presenti, sono quasi tutte del cinquecento o al massimo dell'inizio del seicento. Fra le quali da ricordare un affresco di Sebastiano Del Piombo, una Flagellazione, nella prima cappella a destra ed una "Madonna della Lettera" del Pomarancio. Nell'abside è sull'arco esterno due affreschi del Peruzzi "Incoronazione della Vergine" e "Le quattro virtù". Al centro dell'abside una "Crocefissione di San Pietro" di Guido Reni. Nel transetto destro una "Conversione di San Paolo" del Vasari, mentre sotto i gradini dell'altare è sepolta Beatrice Cenci, dopo essere stata giustiziata. Curioso sapere che nella penultima cappella di sinistra Gian Lorenzo Bernini fece il primo tentativo di introdurre l'illuminazione indiretta. Non sempre si trova la chiesa aperta, meglio contattarli al telefono 065813940.